Il mio nome è Dalia, nasco e vivo a Napoli. E lì rimango, fra mare e fuoco in una terra colma di misteri e tradizioni. Conduco una vita normale, nulla di più di una donna con tanti difetti e qualche pretesa, con qualche desiderio nel cassetto da realizzare e va avanti nei problemi di tutti i giorni pensando che il mondo nonostante tutto, sia fatto a colori e se c’è un problema vuol dire che vi è anche una soluzione.
Una donna come tante, che al mattino quando si guarda allo specchio si rende conto che il tempo passa anche sulla sua faccia. L’unico modo che ho per farmi conoscere è aprirvi la porta dei miei pensieri.Ho avuto la fortuna di nascere in questa meravigliosa città, dove la lettura delle carte è cultura. Come ognuno di noi, non ho imparato da sola, ma ho avuto una maestra d’eccellenza.
La mia Bisnonna. Metà Napoletana, metà Spagnola. Settima figlia e figlia di una settima figlia. Sicuramente una persona dalle doti molto elevate. Quando nacqui lei disse :” La stavo aspettando”. Non ricordo quando ho visto per la prima volta i Tarocchi, poichè dalla nascita li ho sempre visti girare per casa. Ogni giorno tutte le amiche della mia bisnonna passavano a trovarla con la scusa del caffè e poi lì in cucina a leggere carte, e i fondi del caffè.
Ne sono stata sempre affascinata, più guardavo quelle figure e più sentivo il fuoco dentro. Ma fino alla prima adolescenza, le ho solo guardate. Poi chiesi alla bis-nonna di insegnarmi. Lei attendeva che chiedessi. Poiché il primo insegnamento è che se vuoi qualcosa devi volerlo da sola perchè tutto si può svelare o predire, ma il libero arbitrio è invalicabile. ”Qualunque cosa tu voglia imparare ricorda sempre di chiedere a chi deve insegnare”.
Nelle giornate di pieno sole, andavamo in un prato vicino casa e lei pogiava le carte sul prato, tutte e 78 in piccoli cerchi di 7 carte tranne una,il Matto, messo al centro del settimo cerchio. Questo rito lo pratico ancora oggi, anche se da sola. Le carte prendono energia della terra, dal sole,della natura, che è vita. Questo il lato Spagnolo, poi c’è quello Napoletano che consiste nell’ esporre le carte nelle notti di luna piena. Tutta questa tradizione, questa passione, mi ha attirata come una calamita attira il metallo.E prima che essere un lavoro, questa è una grande passione e con l’agiunta di qualche dono ereditato, diventa tra me e le mie carte, un discorso infinito.
Nel linguaggio dei fiori Dalia significa “Predizione d’amore”, nel mio caso, un nome, un destino. In tutto ciò che per il consultante è emozione risiedono le mie capacità. Sono proprio le emozioni che caricano le carte e che nella vita di tutti i giorni smuovono il mondo. Amore, Lavoro e Fortuna in queste tre parole vi è la mia esperienza.
Tutta energia che spesso non sappiamo gestire e che gira come tanti vortici, nei quali io ho le mie visioni. E’ tutto naturale, collegato con le carte e la visione diviene nitida quando il consultante si rasserena con l’animo. Riesco a predire eventi vicini e lontani, riconciliazioni e le nuove imprese del cuore, del mondo del lavoro, della fortuna, che il destino predispone per ognuno di noi. E’ capitato di predire un evento che poi è avvenuto nel corso del consulto stesso, ed è stato davvero emozionante. Felicemente emozionante. (Per mia fortuna e per la consultante!)
E’ capitato di predire eventi impensabili, che facevano ridere alla sola possibilità che fossero veritieri … e poi si sono verificati con stupore, della consultante e felicità da parte di entrambe.
La cartomanzia è un metodo di divinazione che si esercita mediante le carte. Qualunque tipo di carte, da gioco o Tarocchi. I primi Tarocchi furono fabbricati in lamine di metallo o cuoio; il gioco d’azzardo, come loro unico scopo. In seguito, dopo varie mutazioni divennero un vero mazzo di carte e oltre ad essere un gioco divennero il cuore della cartomanzia e la stessa per l’occultismo occidentale è come la chiave di volta dell’ Ermetismo che racchiude la filosofia divinatoria.
In poche parole ho spiegato ciò che è … e altre poche per divi cosa è per me. La cartomanzia non è altro che un mezzo una specie di macchina del tempo, che ci permette di prevedere qualunque tipo di evento. Ma le macchine del tempo vanno anche indietro … quindi svela anche i segreti del passato. Non è tanto la previsione ma è l’intero percorso la parte più importante, perché cambiando quello si cambiano gli eventi che devono arrivare. E’ la coscienza di ognuno di noi che deve portarci ad usare al meglio questo antico strumento. E’ una porta che si apre sul futuro., ti consente di dare uno sguardo e di avvertirti in tempo nel caso ci fosse necessità.
I Tarocchi Classici, le Sibille e le Carte Napoletane sono i mazzi che più spesso adopero. Il Martedì, il Mercoledì e il Venerdì uso solo i Tarocchi Classici poiché nei giorni con la “R” tendono ad essere maggiormente veritieri e soprattutto come dico io “ Han voglia di chiacchierare”.
Con ogni mio mazzo di carte ho la stessa affinità, lo stesso tipo di comunicazione. Al mattino prima di lavorare li stringo in mano uno per uno e il mazzo con maggiore stabilità energetica, lavora. Generalmente lavoro con i Tarocchi Classici a meno che il consultante non abbia una richiesta specifica, allora li cambio. Il mazzo è composto da 22 Trionfi o Arcani maggiori e 56 Semi o Arcani minori. Negli Arcani maggiori sono contenute le 22 lettere sacre dell’alfabeto Ebraico che sono alla base della cartomanzia e del simbolismo.
I caratteri ebraici sono rimasti inalterati e permettono di fare luce su alcuni punti oscuri nell’interpretazione dei Tarocchi. Gli Arcani Minori sono formati da 14 carte per ogni seme e grazie a loro l’interpretazione diviene ricca di particolari. Arcani Maggiori e Arcani Minori possono essere usati anche separatamente. Personalmente li leggo tutti e 78 insieme. Le Sibille e le Carte Napoletane vengono da me interpellate quasi sempre su richiesta e prettamente nelle questioni d’amore, poiché in questo settore danno il meglio; il tuo futuro è nelle carte, consultale, non ti deluderanno.