Cartomante Pino

Chi sono

Mi presento: mi chiamo Romualdo, ma da sempre gli amici mi chiamo Pino, ho 64 anni. Che dire di me: sono una persona semplice e onesta che ha cercato sempre di dare il meglio di me stesso, sia come persona che come cartomante e nella vita in generale. Mi piace stare a contatto con la gente e ho sempre cercato il lato positivo di ogni cosa, perché sono convinto che nella vita c’è sempre rimedio a tutto, basta volerlo e credere sempre nelle proprie potenzialità. Bisogna essere sempre positivi e credere sempre in se stessi, in modo da infondere negli altri quella sicurezza e positività che sembra non esserci più nel genere umano.

Difficilmente parlo di me stesso, per il semplice fatto che sono i fatti che contano nella vita; il parlare di  se stessi, potrebbe far pensare a boriosità ed arroganza; preferisco che siano gli altri a parlare di me per quello che riesco a trasmettere e a dare. Mi piace tantissimo stare in mezzo alla gente, parlare del più e del meno, semplicemente per imparare a conoscere il prossimo e, possibilmente a rendermi utile per tutto quello che potrei riuscire a fare per loro. Preferisco la sincerità alla falsità; la spontaneità e tutto quello che serve a conoscere le persone che hanno l’interesse nella verità.

Sono una persona schietta e sincera, abituata a dire sempre e comunque la verità. A volte la verità fa male (come recitava una vecchia canzone……..), ma meglio una sana verità che cento bugie. Ed è per questo che sono sempre più convinto che cartomanti si nasce, non ci si diventa..

Amore lavoro affari, ma non solo

Non mi sento particolarmente esperto in qualcosa di specifico: sapete perché? Perché dipende molto da chi ho difronte o da chi ascolto. Sono fatto così: quando parlo con qualcuno, riesco a percepire delle sensazioni molto particolari che mi fanno capire di cosa hanno più bisogno; sia se parliamo di fortuna, lavoro, amore, affari e soprattutto sentimenti.

Non mi sono mai sentito un “Invincibile”, ma semplicemente una persona normale che riesce a percepire il bisogno di chi ho difronte o sento. E’ la stessa gente con cui parlo che riesce a tirarmi fuori quelle abilità e che ti consentono di esprimerti al meglio per aiutarli in quello di cui hanno più bisogno. Mi piace molto parlare di sentimenti, di passione, fortuna e diverse altre cose che possono aiutare chi mi ascolta e di chi ha fiducia in me. Molte volte capita che non c’è bisogno nemmeno della domanda da parte del consultante per capire di cosa ha più bisogno: dal semplice ascolto della voce, riesco ad individuarne le priorità.

Molte persone che ho conosciuto in tutti questi anni, per esempio, mi hanno detto che porto fortuna. Una volta, mi è capitato di parlare con una persona che aveva un particolare bisogno economico che non sapeva più dove sbattere la testa; prima l’ho rincuorata dicendogli che non doveva mai mollare di sperare nella vita e di credere sempre nell’onestà, poi, gli ho semplicemente dato tre numeretti “personalizzati” che sentivo di trasmettergli: volete sapere il risultato? Terno secco su ruota e tutte, pari a circa 5.000.000= milioni delle vecchie beneamate Lire. 

A voi l’ardua sentenza.

I miei tarocchi

Non ho particolari preferenze nel leggere le carte: uso indistintamente, sia i Tarocchi (Arcani Maggiori) che le Sibille (le carte che parlano da sole); ripeto, molto dipende dalla persona con cui ho il consulto in quel momento. Mi sento particolarmente indicato e portato con le Sibille, perché sono le carte che riescono a farmi capire meglio e nei dettagli le varie sfumature del consulto e a conoscere meglio in consultante.

In poche parole sono le carte che riescono a parlare da sole. L’altro nome che viene riconosciuto alle Sibille è “Le Chiacchierine”, cioè che riescono a parlare con più semplicità e schiettezza.

Sensitività

Chi svolge questo lavoro deve essere sincero, educato, non deve mostrare atteggiamenti esibizionistici, ma comportarsi in maniera naturale, avere doti di intelligenza, pazienza, sensibilità, onestà. Deve possedere la capacità di capire ogni sfumatura delle situazioni, saper mantenere segreti e agire con rispetto e discrezione verso il consultante, accettando la sua identità, professione, origine, senza metterlo in imbarazzo in qualsiasi maniera. Il responso, positivo o negativo che sia, va riferito in ogni caso.

Nel fare ciò, è opportuno agire con tatto, dolcezza e chiarezza, soppesando bene le parole e dando suggerimenti e consigli che possono lenire i problemi del nostro interlocutore.